INVIA

L’appliance è costituito da una serie di moduli base e plugin ad elevata scalabilità ed integrabili tra loro che consentono all’utente di riconoscere e classificare animali, uomini, incendi, fumo e automezzi generando allarmi specifici con possibilità di scegliere, in fase di configurazione, quali allarmi inviare. Attraverso un’interfaccia web facile ed intuitiva è possibile configurare qualsiasi operazione necessaria alla gestione centralizzata e al monitoraggio di uno o più siti.

ARCHITETTURA DEL SISTEMA

L’appliance è basato sui framework open source più diffusi nel campo del Deep Learning tra questi:

• Tensorflow: piattaforma di machine learning open source end-to-end;
• Caffe: framework di deep learning open utilizzato nelle applicazioni d’image recognition;
• Theano: libreria open source di computazione numerica;
• Keras: libreria open source per l’apprendimento automatico e le reti neurali (supporta come back-end le librerie TensorFlow, Microsoft Cognitive Toolkit e Theano).

L’architettura si compone di vari moduli software interagenti tra loro. INVIA-DeepView può essere configurato per lavorare in due diverse modalità:

• Stand-alone: in cui tutte le funzioni sono attive in un’unica appliance;
• Master/slave: in cui un’unità master svolge il doppio ruolo di collettore centrale degli allarmi ed interfaccia centralizzata di management dell’intera infrastruttura dislocata su più siti nei quali sono installate le unità slave.

CONFIGURAZIONE

Modalità di lavoro Master/Slave

La modalità di lavoro Master/Slave permette di creare architetture gerarchiche multi-sito per la gestione centralizzata (da un’unica postazione) di diversi siti remoti.

L’unità master svolge il doppio ruolo di collettore centrale degli allarmi ed interfaccia centralizzata di management dell’intera infrastruttura dislocata su più siti nei quali sono installate le unità slave; le installazioni slave periferiche si occupano dell’elaborazione dei flussi video inviando al master centrale gli allarmi con le relative porzioni di immagini per la contestualizzazione: questa modalità di comunicazione permette una notevole scalabilità del sistema, riducendo al minimo il flusso di dati inviati al nodo centrale.

In caso di interruzione con il sistema centrale presso i siti remoti viene comunque garantito l’accesso al sistema per la visualizzazione e l’estrazione delle immagini, e per la ricezione degli allarmi.

La gestione dell’INVIA-DeepView Master/Slave è possibile sia con applicativi client che da browser.

Multi-allarme

Nei casi in cui si ha necessità di predisporre un elevato numero di sensori virtuali all’interno di una scena, con INVIA-DeepView è possibile impostare una configurazione multi-allarme. Tale configurazione può essere implementata in ambienti indoor o outdoor, in combinazione con telecamere tradizionali o termiche, potendo generare eventi di allarme diversi per ogni singola telecamera.

Poligoni di allarme

AI-DeepView supporta il lavoro dell’operatore con la Rappresentazione Grafica delle Aree di Allarme che consente in qualsiasi condizione di disegnare uno o più poligoni di allarme all’interno di una stessa scena per ciascuna telecamera che compone l’impianto. In combinazione con la funzionalità multi-allarme è possibile assegnare allarmi diversi per ciascuna telecamera, come ad esempio nel caso di rilevamento di oggetti abbandonati e/o rimossi all’interno di un poligono ed attraversamento di un oggetto sul poligono stesso.

Gestione ciclica degli allarmi

Il rischio di non elaborare un evento di allarme è minimo con INVIA-DeepView grazie alla visualizzazione ciclica degli allarmi. Su un monitor dedicato vengono mostrati all’operatore tutti gli eventi di allarme: il singolo allarme compare ciclicamente nella coda fintanto che non viene preso in carico dall’operatore.

PTZ Handover

PTZ handover è il modulo integrato di INVIA-DeepView che consente di attivare l’inseguimento automatico su una  telecamera al verificarsi di un determinato evento; attraverso una sequenza di chiamate HTTP è possibile predisporre la telecamera sul preset desiderato, avviare il PTZ tracking (se disponibile sulla telecamera) e, al termine, richiamare la funzione PTZ nella posizione di home.

Interfaccia di configurazione web

INVIA-DeepView è configurabile mediante interfaccia web: è possibile intervenire sui parametri di collegamento dei flussi video delle telecamere ed su quelli di analisi/invio di allarmi.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Efficienza

Grazie all’ottimizzazione degli algoritmi di Deep Learning, INVIA-DeepView è in grado di  elaborare in parallelo un numero elevato di flussi video.

Riduzione falsi allarmi

L’addestramento continuo e l’auto apprendimento delle reti neurali di INVIA-DeepView riducono nel tempo l’occorrenza di falsi allarmi.

Protezione dai disturbi

INVIA-DeepView grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate in ambito Deep Learning è stato progettato per garantire un’elevata protezione nei confronti dei disturbi generati dall’ambiente circostante. In particolare è stato progettato per poter funzionare anche in presenza di:

• Variazione della luminosità (derivante da fari di automobili, giorno, notte, luci mobili);
• Condizioni atmosferiche avverse (neve, pioggia, vento);
• Oscillazioni del supporto della videocamera;
• Sorgenti di natura elettromagnetica (rumore elettronico o disturbi esterni);
• Presenza di leggere macchie sulle lenti;
• Ripetizioni di allarmi;
• Ripetizione di rilevamenti positivi (assembramenti o parcheggi);

Mascheramento  

Con il sistema INVIA-DeepView è possibile effettuare il mascheramento degli oggetti in movimento: la feature di Mascheramento rende il prodotto INVIA-DeepView compliance ai requisiti Privacy definiti dal GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679).

Integrabilità con sistemi di terze parti

I moduli ed i plugin di INVIA-DeepView sono facilmente intregrabili con sistemi di terze parti che includono i principali VMS di mercato: le segnalazioni degli allarmi avvengono mediante l’utilizzo dei seguenti protocolli standard di comunicazione:

• HTTP (POST) – chiamata semplice
• REST – Chiamata per classe di oggetto
• MODBUS o MQTT

Inoltre è possibile personalizzare sia la chiamata per classe di oggetto, sia i parametri che caratterizzano l’evento.